San Teodoro: la perla della Gallura

San Teodoro è un piccolo comune situato nella parte nord orientale della Sardegna, nella regione della Gallura in provincia di Sassari (ex Olbia Tempio). Si affaccia sul mar Tirreno e si trova ai piedi del sistema montuoso del Monte Nieddu. E’ una delle mete più rinomate della Sardegna grazie agli innumerevoli servizi offerti dalle attività turistiche e dalla rara bellezza del suo tratto di costa: spiagge con sabbia bianca, fondali bassi con acque cristalline. Le spiagge degne di nota sono la vicinissima La Cinta e la gettonatissima Cala Brandinchi. Grazie alla sua vicinanza dall’aeroporto e al porto di Olbia, si raggiunge facilmente da tutte le più importanti capitali d’Europa. Le vie del centro Teodorino sono un susseguirsi di negozi e ristoranti aperti anche la sera, dove gli amanti dello shopping e del buon cibo non avranno che l’imbarazzo della scelta, mentre tra le bancarelle del mercatino Coclearia è possibile acquistare souvenir autoctoni.

La storia di San teodoro

 

Grazie al ritrovamento di alcuni reperti archeologici di età nuragica, si può attestare che il comprensorio di San Teodoro era abitato fin dal periodo Neolitico.

Un documento del terzo secolo d.C. attesta l’esistenza di un piccolo centro abitato all’epoca romana, chiamato Coclearia. Non si la certezza assoluta, ma comunque con buona probabilità questa località potrebbe essere ubicata nelle vicinanze dell’attuale centro storico.

Dalla fine dell’età classica e per l’intero periodo alto-medievale, le vicende del territorio di San Teodoro risultano ignote. Molto probabilmente il suo nome deriva dalla sua chiesa, dedicata ad un soldato romano martire del quarto secolo d.C. Le prime notizie certe risalgono al tardo periodo giudicale, faceva parte della curatoria di Posada del Giudicato della Gallura. Il territorio era costituito da piccoli centri abitati, denominati ville, scomparsi nei secoli successivi. Uno di questi era chiamato Offolle, primo nome che con molta probabilità si evolse in Oviddè, le sue ultime notizie risalgono al 1348. Più tardi, molto probabilmente a causa della peste questa comunità si disperse.

Nel lontano quattrocento, diversi viaggiatori descrissero la zona come terre boschive e semi deserte, abitate perlopiù da pastori. Il territorio fece parte in seguito alla conquista aragonese dell’isola nel XIV secolo, di un feudo che comprendeva grosso modo gli attuali comuni di Posada, Siniscola, Torpè, Lodè, Budoni e San Teodoro. Questo feudo fu noto con vari nomi, tra cui quello di Contea di Montalbo o Baronia di Posada.  San Teodoro d’Oviddè è il nome con cui  è stato conosciuto dal 1700 circa.

Con l’eliminazione dei feudi messa in atto dalla Casa Savoia, tutto il territorio rimase comunque accorpato al comune di Posada. La zona fu popolata da coloni di origine tempiese, abitanti con diverse origini culturali e linguistiche rispetto alla popolazione delle Baronie. La conseguenza fu l’inesorabile voglia di distacco amministrativo dal comune di Posada, che avvenne solo nel 1959.

Negli anni sessanta, grazie all’arrivo del Principe Aga Khan nella vicina Costa Smeralda, San Teodoro ebbe un grande rinnovamento con una notevole espansione del suo abitato: furono costruiti numerosi insediamenti turistici, ville con giardini e nacquero diverse attività turistiche seguendo lo slancio della vicina Costa Smeralda.

Da allora il piccolo comune Gallurese è una delle mete più popolari della Sardegna, ha una popolazione di circa 5000 abitanti e la sua economia è basata sul turismo balneare e alle sue attività di servizi connesse alla presenza di numerosi turisti.

San Teodoro
San Teodoro Paese
Monte Nieddu San Teodoro

San Teodoro oggi

Come già anticipato, grazie ad una enorme espansione turistica, il paese si articola attorno alla sua chiesa ed è caratterizzato dalla tipa architettura Gallurese: case basse con granito e trachite con un rigoglioso giardino. Sono presenti diverse piazze, tra cui piazza Gallura, la piazza storica, un tempo chiamata piazza Montecitorio: i cittadini si riunivano in piazza per discutere dei problemi del comprensorio e di politica.

Nel 1975, il pittore Luigi Castiglioni dipinse un grande affresco sulla parete di una abitazione privata. Purtroppo dell’affresco originale è rimasto ben poco, solo immagini sbiadite dal tempo. L’opera è in attesa di un restauro.

Nella zona Lu Niuloni è presente un piccolo ma importantissimo museo del Mare, ove sono esposti diversi reperti archeologici ritrovati nei fondali della costa Teodorina: oggetti preziosi risalenti all’epoca Bizantina, diverse anfore romane che dimostrano il traffico marittimo lungo la costa.

Il teatro civico, ubicato in via Sardegna, fu costruito nel 2005. E’ un imponente costruzione a forma sferica che durante l’anno e in particolar modo durante la stagione estiva, ospita diverse rassegne culturali, quali rappresentazioni teatrali, proiezioni cinematografiche e spettacoli musicali.

Non mancano diverse aree verdi attrezzate con giochi per bambini, mentre il centro la sera viene chiuso al traffico per diventare una zona pedonale con numerose attività di ristorazione e di divertimento per grandi e piccini: non mancano le discoteche e pub aperti fino a tardo orario.

san teodoro la vita notturna
Sun and Bass San Teodoro